Dagli States al Vecchio continente, le stories dei social sono divenute un importante strumento di diffusione di contenuti oltreché di promozione per i brand. Grazie al loro elevato livello di engagement, infatti, si stanno diffondendo in tutto il globo in maniera assai rapida, trasformandosi in un tool indispensabile per coloro che lavorano nel content marketing visuale.
Come e quando nascono le stories su Instagram
Nate nel 2016 come strumento anti-Snapchat, il social più utilizzato dagli utenti di età compresa tra 13 e i 25 anni, le stories di Instagram hanno immediatamente conquistato un posto d’onore nel mondo dei social, potendo contare su circa 300 milioni di persone attive ogni dì. È stato sin da subito chiaro, pertanto, che le stories sarebbero state il nuovo carburante al social network fotografico.
Ma cosa sono esattamente le stories? Si tratta, in effetti, di contenuti (foto o brevi video) che hanno il sapore della novità e che sono caratterizzati da una scadenza: scompaiono, infatti, a distanza di appena un giorno dalla pubblicazione.
È stato proprio il team di Instagram a far sapere che le storie non solo aumentano il tempo di permanenza degli utenti sulla piattaforma, ma li inducano a tornare sul social con maggiore frequenza.
Dal punto di vista delle aziende le stories risultano essere lo strumento ideale per comunicare agli utenti il lancio di un nuovo prodotto, per promuovere offerte esclusive o per mostrare il backstage della propria attività.
Da Instagram a Facebook: il successo delle stories
Mark Zuckerberg, sull’onda del successo delle stories di Instagram, ha deciso di implementare questo strumento su Facebook. Anche in questo caso il successo non è tardato ad arrivare. Tant’è che il chief product officer del social network più popolare del mondo, Chris Cox, ha dichiarato che le storie sono destinate a trasformarsi nel tool per eccellenza di condivisione e che entro il 2019 esse supereranno i tradizionali post.
Stories ancora più lunghe: nascono i canali su Instagram
Avendo compreso il potenziale delle stories, Instagram ha deciso di lanciare una propria web tv (la IGTV) in cui sarà possibile pubblicare e visualizzare contenuti più lunghi (ciascun video può avere una durata pari a un’ora). Tutti gli utenti del social potranno creare un proprio canale e fare l’upload di video e immagini dalla propria galleria personale, purché non vengano superati i 3,6 giga.
I video condivisi sulla IGTVnon differiscono dai tradizionali post quanto a interazione con i follower: sarà infatti possibile aggiungere il classico like (ovvero il cuore), un commento testuale inoltrarli tramite i messaggi Direct.
Storie che lasciano il segno: i consigli di Video Monster
Come realizzare storie epiche che lasciano il segno e diventano in breve tempo virali? Se è vero che le stories rappresentano lo strumento più efficace degli ultimi tempi nell’ambito dei social media, è altrettanto vero che è necessario adottare appositi accorgimenti per renderle efficaci e coinvolgenti. In tal senso si consiglia di:
prestare attenzione all’editing del carosello di immagini e video; in particolare è raccomandabile puntare sulla coerenza cromatica delle immagini. Nel caso in cui si intenda promuovere un marchio, è bene utilizzarne i medesimi colori, in modo tale da aumentare la brand awareness. Una tipologia di video che piace? Le infografica!
curare l’aspetto tipografico delle scritte in modo tale da rendere le stories più accattivanti; un buon metodo potrebbe essere quello di servirsi di più font contemporaneamente o di alternare il testo ai tool penna e pennello;
utilizzare hashtag specifici e non quelli che risultano troppo vaghi come #fun, #family o #instagood; questi ultimi, infatti, non offrono alle stories un valore aggiunto, in quanto non sono in grado di descrivere in maniera pregnante lo scopo dell’account e il racconto che si intende comunicare. Al contrario gli hashtag specifici, oltre a descrivere meglio il contenuto delle stories, hanno maggiori possibilità, di mettere in contatto utenti che sono interessati a un certo argomento;
inserire i geotag, ovvero il luogo di provenienza del contenuto postato, per rendere la story più accessibile agli utenti locali e per enfatizzare l’hic et nunc che caratterizza questa tipologia di contenuti; introdurre il geotag vuol dire infatti dire ai propri utenti dove ci si trova in tempo reale.