Al momento stai visualizzando I KPI da tenere in considerazione nel settore del video marketing

Quali sono i KPI più importanti che meritano di essere presi in considerazione nel settore del video marketing? Il primo indicatore da valutare non può che essere individuato nel numero di visualizzazioni, un parametro oggettivo e immediatamente misurabile: le views corrispondono al numero di volte che un video viene visto. A seconda della piattaforma su cui il video viene caricato, per altro, le visualizzazioni vengono contate in maniera differente: per Instagram e Facebook, per esempio, sono sufficienti 3 secondi di visione, mentre su Youtube è necessario arrivare fino a 30 secondi. Da questo aspetto si può intuire, dunque, che non sempre le views sono efficaci nel rivelare il successo di un video: quante volte capita di visualizzare in modo accidentale un filmato su Facebook per pochi secondi?

La brand awareness è un altro dei KPI su cui ci si deve focalizzare nell’ambito del video marketing. La conoscenza del marchio, però, non deve essere considerata in senso generale, ma va rapportata al target di riferimento, e cioè all’audience che si è interessati a raggiungere. Il play rate, poi, è un key performance indicator di fondamentale importanza: esso consiste nel numero di volte in cui un utente clicca sul tasto Play dei video che sono embeddati su un sito. Si tratta di un criterio utile per capire quanto efficacemente sono collocati i video sul sito stesso. Anche se Facebook non mette a disposizione la possibilità di embeddare i filmati, è possibile comunque verificare i dati tenendo presente che non sempre l’autoplay è in azione.

Le condivisioni sono una diretta conseguenza del successo e di un video e quindi meritano di essere contate nel novero dei KPI più preziosi. Nel momento in cui un utente apprezza un filmato a tal punto da volere che altre persone lo guardino, chi ha creato e diffuso quel video può considerare il proprio obiettivo raggiunto: si innesca, in questo modo, una sorta di passaparola a costo zero. Più un video viene condiviso e più esso viene visto dalle persone: il che vuol dire che la platea di potenziali destinatari si fa via via sempre più ampia. Nel caso in cui un video non ottenga le visualizzazioni che ci si aspetta, poi, si può pensare di ricorrere a una call to action da inserire all’interno del filmato stesso. 

Le impressions, infine, sono un elemento differente rispetto alle visualizzazioni: esse indicano il numero di volte in cui un contenuto viene mostrato, a prescindere dal fatto che esso sia stato cliccato o meno. Questo KPI è utile su Facebook e su molte altre piattaforme, e tiene conto anche del numero di volte che un individuo visualizza il contenuto il questione. Se ci si accorge che un video ha raccolto una quantità modesta di impressioni, è molto probabile che si debba mettere a punto qualcosa nel modo in cui si prova a raggiungere la propria audience: può essere, per esempio, che il filmato sia stato postato in un luogo non adatto. D’altro canto, non sempre numerose impressions corrispondono ad altrettante views: anche in questo caso, c’è da lavorarci.